Novità sull’imposta di registro nei preliminari di compravendita:

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Il legislatore della riforma ha introdotto due significative novità. In primo luogo, si supera l’attuale sistema binario che prevede un’aliquota dello 0,5% per le caparre confirmatorie e un’aliquota del 3% per gli acconti previsti nei contratti preliminari non soggetti a IVA. A partire dal 1° gennaio 2025, anche gli acconti saranno assoggettati alla stessa aliquota dello 0,5%, prevista per le caparre confirmatorie.

Inoltre, la nuova disciplina stabilisce espressamente che l’imposta di registro dovuta per caparre confirmatorie e acconti non può mai superare l’imposta di registro dovuta per il contratto definitivo, esplicitando così un principio che, sebbene già ritenuto applicabile secondo la dottrina notarile e confermato dalla giurisprudenza tributaria (sia di merito che di legittimità), non era finora sancito in modo univoco nell’attuale sistema impositivo dei contratti preliminari.

Le modifiche introdotte sono senz’altro positive, anche se permane il rammarico per la mancata precisazione legislativa su alcune questioni rilevanti, come la tassazione degli acconti IVA, la sorte degli importi versati al momento della registrazione del preliminare non seguito dal contratto definitivo, e, soprattutto, la corretta imposizione delle somme restituite o da restituire in caso di risoluzione del contratto preliminare. Tali aspetti, ancora irrisolti, creano difficoltà operative per i professionisti coinvolti, in particolare per i notai, e alimentano il contenzioso presso le corti tributarie.

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Gianluca Gulino - Agente Immobiliare Gg Home Agency

Sono un Agente Immobiliare e lavoro nel settore immobiliare da oltre 20 anni. Sono appassionato di marketing, designer, immobili e cantieri residenziali.